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Caso 161

Triangolo

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Un nuovo monaco del Clan del Ragno si era perso nel Tempio di notte. Dopo molte svolte e dietro-front ebbe la sfortuna di oltrepassare una porta pesante che si chiuse dietro di lui con un orrendo clack.

Il monaco si trovò nel mezzo di una scala che saliva a spirale su per le mura di una torre cava. Timidamente si sporse oltre il corrimano. Molto al di sotto stava un cortile avvolto nell’oscurità, mentre al di sopra stava un cielo nero identico in tutto al cortile. Il monaco procedette a salire la scala, sperando di trovare un’uscita o un punto di osservazione migliore.

Ciascuna porta che superava alla sua destra era chiusa. Il monaco stanco aveva quasi deciso di tornare giù quando vide un raggio di luce fuggire dall’apertura di una porta davanti a sé.

- - -

Sulla porta c’era scritto “123”.

Il monaco esitò, quindi bussò. Ci fu un suono di passi, quindi la porta si aprì, rivelando una vecchia donna che teneva alta una lanterna.

“Sì? Sì? Sì?” disse la monaca impazientemente.

“Mi scuso molto per avervi disturbato a quest’ora tarda” disse il monaco, sentendo la testa improvvisamente leggera per via della lunga salita. “Ma... dove sono?”

L'Abbazia delle Assurdità Nascoste,” disse la monaca “nella torre dove si scrive PHP.”

“Cosa c’è di così assurdo in PHP?” chiese il monaco.

La vecchia monaca rise. “Mi pare di capire che tu non abbia lavorato molto in quel linguaggio. Fai la stessa domanda alla mia sorella più anziana, al piano superiore; ti aiuterà senz’altro.” La monaca quindi sbatté la porta, chiudendola con uno spaventoso clack.

Il monaco sospirò e continuò su per le scale, girando e girando, giungendo infine a un’altra porta dietro cui stava la luce.

- - -

Sulla porta c’era scritto “456A”.

Il monaco bussò e un’altra vecchia donna gli rispose.

“Mi scuso molto per avervi dato noia a quest’ora tarda,” disse il monaco, “ma cosa c’è di così assurdo in PHP?”

La vecchia monaca ridacchiò. “Mi pare di capire che tu non abbia lavorato molto con la gestione delle stringhe in quel linguaggio. Fai la stessa domanda alla mia sorella più anziana, al piano superiore; ti aiuterà senz’altro.” La monaca quindi sbatté la porta, chiudendola con un terribile clack.

Il monaco brontolò e continuò su per le scale, girando e girando, giungendo infine a un’altra porta dietro cui stava la luce.

- - -

Sulla porta c’era scritto “78”.

Il monaco bussò e un’altra vecchia donna gli rispose.

“Mi scuso molto per essermi introdotto a quest’ora tarda,” disse il monaco, “ma cosa c’è di così assurdo in PHP?”

La vecchia monaca fece una grassa risata. “Mi pare di capire che tu non abbia lavorato molto con gli operatori di confronto numerico in quel linguaggio. Fai la stessa domanda alla mia sorella più anziana, al piano superiore; ti aiuterà senz’altro.” La monaca quindi sbatté la porta, chiudendola con un orribile clack.

Il monaco gemette e continuò su per le scale, girando e girando, giungendo infine a un’altra porta dietro cui stava la luce.

- - -

Sulla porta c’era scritto “123”.

Il monaco esitò, quindi bussò. Ci fu un sono di passi, quindi la porta si aprì, rivelando una vecchia donna che teneva alta una lanterna.

“Sì? Sì? Sì?” disse la monaca impazientemente.

“Mi scuso molto per avervi disturbato a quest’ora tarda” disse il monaca, sentendo la testa improvvisamente leggera. “Ma... dove sono?”