Many thanks to Tristan Morris for creating a beautiful illustrated hardcover print edition of the site

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Caso 48

Silenzio

Il Tempio del Gong d'Ottone del Mattino stava immerso in una foresta d’alta montagna, ombrosa e lussureggiante. Nascosti nel bosco ben curato, c’erano quattro santuari, dedicati ai quattro diversi dei del silenzio.

Il monaco Huisheng stava rendendo omaggio al minore di questi quando un sandalo cadde dal cielo. Il monaco guardò su e scoprì un fratello istruito—legato, imbavagliato e sollevato da alcune corde in modo che penzolasse dai rami più alti di un albero di cipresso. Il prigioniero stava combattendo freneticamente contro i propri legacci per attirare l’attenzione di Huisheng.

Era abitudine di Huisheng non parlare a meno che non gli parlassero; e poiché il prigioniero non era affatto in grado di parlare, Huisheng si limitò a girarsi nuovamente e inginocchiarsi davanti al santuario, per meglio contemplare la scena.

—Ho sentito molto oggi pensò Huisheng riguardo lo stato di un processo notturno critico.

—Molti elogiavano il design del processo; giacché era detto che se nessun record poteva essere processato, un’apposita email veniva inviata automaticamente all’Amministratore e tutte le Parti Coinvolte.

—Molti ammiravano l’affidabilità del processo, e come fossero passati giorni senza che alcun messaggio del genere fosse stato inviato.

—Molti sottolineavano la reticenza del processo, e come inviasse messaggi solo quando credeva che ci fossero errori bisognosi di correzione. Trovo questo tratto particolarmente virtuoso, eppure l’abate che prendeva il tè dietro di me ne parlava con tono polemico...

I pensieri di Huisheng furono interrotti dal suono di alcune urla soffocate che provenivano dall’alto. Irritato, mise le mani sulle orecchie.

—I Protocolli ci dicono di non meno di Quattro Silenzi: il Silenzio prima delle parole, il Silenzio tra le parole, il Silenzio del collegamento interrotto**, e il Silenzio del pacchetto caduto. Agli iniziati sono diversi quanto i caratteri per “fine” e “non ancora”, nonostante un forestiero non riesca a distinguerli l’uno dall’altro.

Le urla incomprensibli divennero più forti. Huisheng guardò in alto per vedere un serpente strisciare lungo le corde verso il prigioniero terrorizzato.

—È curioso, rifletté Huisheng. Il fratello qui sopra non ha implorato di essere liberato; né mi ha supplicato di lanciare pietre al serpente. Presto sarà morto. Allora continuerà a non-chiedermi cose, anche se in una maniera differente. Se lascio questo luogo, non-chiederà in una maniera ancora differente.

—C’è una lezione nella correzione di questo monaco, ma non ho ancora capito quale sia.

Così, fischiettando un motivetto, Huisheng lasciò il santuario.

* 末 e 未.
** Nell’originale Silence of the Broken Pipe.